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La «zietta» Bbc in crisi annuncia
2.500 licenziamenti. In vendita
la storica sede di White City

dal nostro corrispondente Marco Niada

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19 ottobre 2007

LONDRA - Clima tesissimo e aria di scioperi alla Bbc, dove il direttore generale, Mark Thompson, ha annunciato un piano di 2.500 esuberi che si concentreranno in gran parte nel settore dei notiziari televisivi e radiofonici, oltre che nelle redazioni regionali. Il progetto di risparmi, spalmato su sei anni, è volto a colmare un "buco" da 2miliardi di sterline che si verrà a creare a causa del congelamento del canone della tv di Stato britannica. Nel periodo questo aumenterà soltanto del 10% da 135,5 a 151,5 sterline all'anno. Tra le misure della ristrutturazione "lacrime e sangue", che colpisce circa il 12% degli organici, è stata anche decisa "in linea di principio" la vendita dell'enorme edificio di White City, nel quartiere di Shepherd Bush, a Ovest di Londra. Costruito nel 1960 per le esigenze della tv analogica il palazzone in mattoni con una gigantesca vetrata semisferica è in effetti diventato obsoleto per la Tv dell'era digitale. I vertici della società contano di ricavare dalla vendita centinaia di milioni di sterline.

I tagli, che hanno fatto scendere i sindacati dei giornalisti sul piede di guerra, riguardano ben 500 giornalisti nel settore delle news, pari a quasi un sesto degli organici, un migliaio nelle sedi regionali di Scozia, Galles, Nord Irlanda e Inghilterra e 600-700 nel settore programmazione. La società ha voluto rilevare che ci saranno 700 recuperi di posti di lavoro tra nuove assunzioni e destinazione ad altri incarichi di alcuni colleghi, per cui i tagli netti riguarderanno soltanto 1800 persone. Con l'arrivo di internet e della tv digitale secondo i vertici dell'azienda molte funzioni sono oggetto di inutili duplicazioni. Ma i giornalisti, che hanno avuto pieno sostegno da volti noti dei notiziari Tv come Jeremy Paxman e John Humphreys, sostengono che la qualità dell'informazione non potrà che risentirne e che ciò cozza con la ragione stessa che giustifica il pagamento canone alla Bbc rispetto alle tv commerciali: l'accuratezza dei servizi offerti.

Infine, dato che si faranno sempre più le nozze con i fichi secchi la "Zietta" come chiamano affettuosamente gli inglesi la Tv di Stato si troverà ad avere una proporzione ridotta dei programmi prodotti internamente. I tagli sono nell'ordine del 10% e i vertici non hanno negato che alcuni programmi Tv saranno probabilmente replicati....Con buona pace di quella che era la Cattedrale della buona informazione e del servizio Tv svolto con professionalità e dignità.

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